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Tramandare
scenografia di Antonella De Nisco in "Spettacolo di fine anno", 6 giugno 2019, ore 21, Teatro Ariosto di RE

Il 6 giugno 2019, ore 21, presso Teatro Ariosto di RE lo "Spettacolo di fine anno" del Liceo Coreutico "Matilde di Canossa" (RE) con allieve/i (classico e contemporaneo), i docenti coinvolti per Coppélia/Civico 0/ TRAMAndare/La Città Ideale. Con la coreografa/collega Annalisa Celentano l'ideazione della scenografia "TRAMAndare" che mantiene come tema di fondo la tessitura.

TRAMAndare
Ideazione scenica e musicale, regia e coreografia d'autore: Annalisa Celentano
Musiche: AA. VV. e Ciro Nacci
Supervisione musicale: Ciro Nacci
Scenografie: Antonella De Nisco
Costumi: Valestri Nuvia
Interpreti: classi 2^ e 4^ indirizzo Danza Contemporanea
Immagini: documentario originale sul tarantismo di Ernesto De Martino, voce di Salvatore Quasimodo; documentario Il Filo dell'acqua su Chiara Vigo (voce); tessuti creati al telaio da Antonella De Nisco
Montaggio video:Enzo F. Testa
Il filo è l'ordito e i danzatori la trama, l'intreccio, come il pentagramma con le sue note o le righe con le loro parole. La tessitura quando ancora si avvaleva dell'antico telaio, artigianato che ormai va estinguendosi a causa delle nuove macchine, si tramandava da madre in figlia ponendo la figura della donna al centro di un'arte sociale. Prendendo spunto dall'antico mito di Aracne, dea della tessitura, e dal prodigio del ragno che tesse la sua tela, la scena si trasforma. ed è subito festa con musiche popolari che rievocano atmosfere di paesi del Sud tra passato e presente: ecco che prende vita l'animo turbato di una donna in stato di trance, quella che gli etnomusicologi definiscono "la tarantolata", immagine leggendaria che spiega il mistico effetto della musica che, attraverso la danza, si fa medicina e guarisce il corpo dal veleno del ragno; è il fenomeno del tarantismo, antica credenza, pensava che le sventurate, fossero vittime del morso della tarantola. Non possiamo dimenticare la storia della nostra cultura, abbiamo il dovere di valorizzare tradizioni uniche per arricchire la preziosissima rete delle relazioni. E' dalla memoria che nasce il nostro futuro.

































 
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